Trenta anni fa, in occasione del primo decennale dello Studio, ci siamo stupiti di come il tempo ci fosse sfuggito e ci si fosse trovati a quel primo traguardo in modo quasi impercettibile.
Cosa dire oggi, a distanza di sei lustri da quella data?
Nel voltarci indietro il panorama che si mostra è ormai così vasto da perdersi oltre l’orizzonte, al limite di un mare reso fiammeggiante dai primi riflessi del tramonto.
Ora il treno in corsa viaggia ormai quasi da solo e comincia la fase dei bilanci: possiamo quindi soffermarci un attimo a ripercorrere con il pensiero quanto più ci ha segnato, fra soddisfazioni e preoccupazioni, nel corso della nostra storia.
Quaranta anni: ringraziamo i nostri numi per averci conservato la salute e l’entusiasmo che ci hanno sostenuto nel nostro impegno quotidiano e che ci hanno consentito di crescere anno dopo anno fino a raggiungere una gratificante affermazione sul territorio.
Ringraziamo di cuore anche tutti coloro che hanno contribuito a questa crescita, supportandoci con la fiducia che mai è stata tradita.
Certo, i momenti non sono sempre stati ebbri di eclatante entusiasmo.
Certo, si è dovuto fare i conti anche con le negatività della vita e del lavoro e superare i momenti nei quali la magia dei successi si è intrecciata con la delusione delle controversie.
Certo, per stare al passo con i tempi abbiamo dovuto adottare costantemente innovazioni, aggiornamenti ed adeguamenti tecnologici che ci hanno a spesso costretto a impegni al limite delle nostre possibilità sul piano psicofisico e su quello economico.

Qualche tempo fa abbiamo voluto anche ristrutturare e trasformare la nostra ormai storica Associazione, trasformandola in una più snella e moderna Società, che ha ripreso nome e attività dello studio, sotto la ragione sociale “Studio Bellandi e Petri s.r.l.”.
Ma tutto ciò è cosa di questo mondo e quello che conta è che, in ultimo, il bilancio possa risultare positivo. Il potente strumento informatico del Web ci consente di inviare questo messaggio nell’etere, a disposizione di una platea sicuramente più vasta ed eterogenea rispetto ai nostri limiti naturali. Noi lo facciamo ugualmente, con quel pizzico di presunzione e di orgoglio che ci hanno sempre contraddistinto ed ai quali non sappiamo né vogliamo rinunciare.
Chi avrà più tempo - e pazienza - potrà anche navigare nel mezzo delle cose a noi più care, che testimoniano il nostro scorrazzare nel complesso, ma sempre affascinante, mondo tecnologico. Lo potrà fare visitando il nostro book e “cliccando” sulla foto o sul nome del lavoro. Cosa dire quindi, oggi, a distanza di quaranta anni da quel lontano 1974? Possiamo dire che il tempo, tiranno benevolo, è passato ancor più velocemente e che alla nostalgia dei ricordi comincia ad aggiungersi la malinconia dei traguardi…. ma anche che, fino a quando ci sarà concesso, la voglia e l’entusiasmo rimarranno inalterati nel lavoro che ci siamo scelti. Possiamo dire che confidiamo di vedere rinnovata la fiducia da parte di chi in noi ha sempre creduto e per i quali ci adopereremo sempre al limite delle nostre possibilità. Possiamo, anzi, dobbiamo e vogliamo infine rinnovare il sincero ringraziamento a tutti loro nell’augurio, non scevro da qualche utopia, di poterlo ripetere ancora in molte altre occasioni.

Ivano Bellandi, Luigi Petri & tutti gli altri